L’espansione del “mercato del contadino”: Un modo sano e conveniente per fare acquisti a “km 0”

Che cosa c'è di più sano dell'acquistare prodotti della cosiddetta "filiera corta", ossia frutta, verdura, carni e formaggi provenienti dalla vendita diretta in azienda?

Per agevolare gli acquisti a "km zero", sono nati e si stanno sviluppando diversi "mercati del contadino“ (uno recentissimo a Dogliani, svoltosi il primo maggio 2010 E stato visitato da molti acquirenti).

Filiera corta non significa necessariamente risparmio ma esclusivamente contatto diretto con il produttore. Ciò è garanzia di qualità e sicurezza dei prodotti permettendo nel contempo la riscoperta del territorio agricolo e il nuovo rapporto tra il mondo agricolo e il mondo urbano.

Se inoltre, e come succede nella maggior parte dei casi, la filiera corta consente un abbassamento dei prezzi grazie all'eliminazione degli intermediari, ben venga.

Esistono varie tipologie di "filiera corta" associate a altrettante organizzazioni ed associazioni: Associazione Donne in Campo, Mercati ANCI/ResTipica, Mercati della Terra, mercati contadini tradizionali. Inoltre, specifici "mercati del contadino" organizzati o gestiti dalla Fondazione Campagna Amica di Coldiretti.

Per agevolare gli acquisti a "km zero", sono nati e si stanno sviluppando diversi "mercati del contadino“ (uno recentissimo a Dogliani, svoltosi il primo maggio 2010 E stato visitato da molti acquirenti).

SPESA A KM ZERO
Che cos’è e come funziona

La spesa a chilometri zero altro non È che l'acquisto di prodotti che non subiscono troppe intermediazioni e non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole subendo i rincari dei costi di trasporto dovuti al caro petrolio.

Vuoi dire innanzitutto accorciare la filiera: il consumatore va direttamente dal produttore a fare la spesa, tagliando fuori casa la distribuzione. In questo modo non solo si risparmia, ma si riduce anche l'inquinamento. Bisogna però accontentarsi di mangiare solo i prodotti locali.

A scanso di equivoci,la spesa a km zero non consiste nel cercare le offerte del supermarket più vicino a casa(!),quanto piuttosto nel ricercare prodotti del territorio (coltivatori diretti, fattorie ecc.) in modo da non avere intermediari che possano incidere sul costo finale del prodotto, favorendo così anche la produzione locale.

ALCUNI MERCATI DEL CONTADINO IN GRANDA

Mercato dei contadini di Fossano
piazza Fossano
Mercato contadino di Saluzzo
via Volta e piazza Cavour
Mercato degli agricoltori di Piasco
piazza della Pace
Mercato contadino di Caraglio
piazza Cavour
Il contadino in tavola
piazza Pertinace Alba
Soc. Coop. Albifrutta
via Piasco 22/a Costigliole Saluzzo
Cascina Cornale
Corso Marconi 64 Magliano Alfieri
Mercato Coldiretti Cuneo
corso Francia


IPad Apple: un fenomeno di costume


L’iPad è sbarcato recentemente in Italia ma anche in altri otto Paesi (Australia, Canada, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera) dopo il grande successo registrato negli Stati Uniti.

Alcuni centri commerciali si sono addirittura attrezzati per fornire viveri e generi di conforto ai tecno-appassionati che non volevano aspettare un minuto più del necessario per accaparrarsi il nuovo gioiello dell’azienda di Cupertino.

I dati parlano chiaro: la domanda di iPad supera di molto l'offerta, anche se fino al 28 gennaio scorso nessuno sapeva di aver bisogno di un iPad. Negli Stati Uniti le vendite settimanali di tablet Apple hanno superato quelle dei Macintosh e almeno 1,8 milioni di persone ci leggono da tempo libri e giornali, ci giocano o ci guardano i video. Le prenotazioni in Australia, Giappone e Canada hanno superato le 400 mila. In Europa sono più di 600 mila. E gli italiani si dimostrano superinteressati: lo hanno ordinato in 125 mila.

Da noi il prezzo varia tra i 499 euro per la versione base con 16GB di memoria interna, a 799 euro per il modello più accessoriato, che abbina 64GB di spazio e la connettività per le reti cellulari di terza generazione. Sul fronte degli operatori telefonici, sia Vodafone sia 3 Italia hanno già reso disponibili tariffe di connessione tagliate su misura per chi possiede un iPad.

Il prezioso dispositivo si sarebbe potuto prenotare solo via Internet, molti negozi si sono prestati a farlo per conto dei clienti riversatisi al banco chiedendo di poterlo avere per primi (anche se primi non lo saranno mai, visto che c’è già chi l’ha preso in Rete e chi se lo è andato a comprare oltreoceano): in 150 l’hanno prenotato a Padova e Vicenza, altri 100, all’incirca, tra Venezia e Treviso.

Questo l’identikit del prenotante medio: tra i 30 e i 45 anni, cultura universitaria, business man o libero professionista, buona disponibilità economica (i prezzi vanno dai 499 ai 799 euro a seconda dell’ampiezza della memoria e della disponibilità di una connessione 3G, ossia con mini sim, oltre che wi-fi).
Ma cosa sara’ mai? 
Meglio di un lettore, più versatile di un libro digitale, più leggero di un minipc, l’iPad in meno di due mesi s’è ritagliato un posto importante sul mercato dell’elettronica di largo consumo, accendendo le speranze degli editori che hanno trovato un nuovo canale di distribuzione. Cinquemila le applicazioni create ad hoc per iPad, tra cui naturalmente iTunes e anche iBooks per leggere i libri digitali venduti sul negozio online di Apple. Ma funzionano anche tutte i duecentomila Programmi pensati per iPhone e iPod touch.
Dal punto di vista tecnico la 'tavoletta‘ Apple ha un touchscreen da 9,7 pollici, è spessa 1,3 cm, largo 18,9 cm, alto 24,2 cm, del peso di 680 grammi, garantisce fino a 10 ore di autonomia. Priva di tastiera, è munito di un'interfaccia multi-touch, quindi viene comandato toccando lo schermo, e consente di aprire più pagine contemporaneamente. L'iPad ha un'autonomia di 10 ore in funzionamento e di un mese in stand-by. 
La tavoletta è dotata di accelerometro, bussola digitale, connessione a una docking station e permette agli utenti di navigare sul web, leggere e spedire e-mail, vedere e condividere foto, guardare video, ascoltare musica, giocare ai videogame. In dotazione anche la suite di programmi per ufficio iWork con versioni completamente nuove di Keynote, Pages e Numbers, adattate al touchscreen dell’ iPad.

NON DIMENTICHIAMOCI DEL DIALETTO!

MITI E LEGGENDE DELLA PROVINCIA DI CUNEO

La fantasiosa storia della Bisalta

C’era  una  volta  un uomo che  stava bevendo a un’ osteria. Quando ritornò  a casa non vide più la strada, perché era tutto buio . Allora disse: - Darei anche la mia anima  al diavolo, per tagliare quella montagna! Così si vedrebbe la strada! - Quando il diavolo sentì queste parole gli apparve davanti e gli disse:-sono d’accordo. Tu mi dai la tua anima ed io ti taglierò la montagna. Però, prima, devi firmare il contratto - Mentre i diavoletti cominciarono a scavare la montagna, il diavolo fece firmare il  contratto all’uomo. Costui era analfabeta. Quindi firmò con una x, cioè una balla croce. Il diavolo si spaventò e scappò. Da quel giorno nacque la Bisalta. 

*** 

PROVERBIO PIEMONTESE:

La fumna per cita ch’a sia, a vinc el diau an furbaria.
La donna per piccola che sia, vince il diavolo in furberia.

***
Ricette piemontesi

LA FINANZIERA

Ingredienti.

per 6 persone
100 gr animelle
50 gr creste e uova di gallo
100 gr fegatini di pollo
150 gr di filoni e cervella di vitello
100 gr funghi freschi
50 gr cetrioli sott'aceto
1 bicchiere di marsala secco o vino rosso secco
Sale e prezzemolo q.b.
80 gr burro

PREPARAZIONE

Pulire accuratamente animelle, filoni, cervella,creste e fegatini. Fare bollire il tutto in acqua salata per 10 min. Circa eccetto i fegatini che si faranno bollire separati,scolare il tutto e lasciare raffreddare.                                                

Tagliare il tutto a dadini unitamente ai cetriolini e funghi, questi ultimi lessati.

In una casseruola fare sciogliere il burro ,unire tutti gli ingredienti ,far cuocere appena e bagnare marsala o vino rosso, con quest'ultimo unire una presa di zucchero, salare, spolverare appena di prezzemolo, lasciare cuocere lentamente per 5\6 minuti.

Le perle (gustose) del Caseificio Valle Josina

Il Caseificio Cooperativo “Valle Josina” è stato costituito nel 1966 da 29 piccoli produttori della zona. Oggi conta circa 200 soci, dislocati in 12 Comuni, i quali conferiscono alla Cooperativa quasi 500 quintali di latte ogni giorno. Molti di questi produttori sono titolari di aziende con allevamenti di razza piemontese, ubicate in territorio classificato montano ai sensi dell’art. 3 D.P.R. 16/12/1982.

Il Caseificio “VALLE JOSINA” trasforma esclusivamente il latte conferito dai propri Soci. Buona parte di questo latte viene utilizzato per la produzione di quattro formaggi a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) e precisamente: BRA TENERO D.O.P., BRA DURO D.O.P., RASCHERA D.O.P. e TOMA PIEMONTESE D.O.P.
Grazie alla strategica posizione del Caseificio, i formaggi Bra Duro e Bra Tenero prodotti utilizzando latte conferito da Aziende agricole ubicate in territorio montano di cui all’art. 3 D.P.R. 16/12/1982, possono portare la menzione “DI ALPEGGIO”.

Si producono poi formaggi freschi e semistagionati della zona, quali Robiola, Crescenza, Tomini, Gioda, Mondolé, Fontal Bisalta, Bisaltino, Quadrello, oltre agli ultimi nati: Corona di RE, Nùstral, Costa Rossa, Besimauda ecc….
La commercializzazione avviene prevalentemente nei venti Punti Vendita aperti al pubblico, gestiti direttamente in provincia di Cuneo, e dove quotidianamente, con Ns. mezzi frigoriferi, si effettuano la consegna di latte e prodotti freschissimi. L’elenco completo dei punti vendita, è disponibile sulla pagina LA VENDITA. Il Caseificio “Valle Josina” dispone altresì di una capillare rete di distribuzione per alberghi, ristoranti, pizzerie, negozi al dettaglio in quasi tutto il territorio provinciale.

Il Caseificio “Valle Josina” è tra le poche realtà esistenti in grado di raccogliere il latte, trasformarlo, stagionare i formaggi e commercializzarli tramite la propria organizzazione. Da sempre il Caseificio “Valle Josina” ha scelto di puntare sulla qualità, infatti il proprio sistema di gestione è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000.


Gli ultimi nati

Robiola Campagnola

Formaggio fresco da tavola a latte intero, con forma cilindrica a facce arrotondate; pasta cremosa, burrosa, nonostante non vi sia aggiunta di panna; per questo motivo può lasciarsi andare (spanciare). Non si tratta di un difetto, bensì della sua caratteristica specifica. La Robiola è gradevolmente profumata, sapida, dolce di latte.

Bisalta Blu

Formaggio stagionato ed erborinato da tavola a latte intero con forma cilindrica a facce piane, crosta non edibile grigio chiaro; pasta morbida, con occhiature piccole e poco diffuse, di colore bianco, bianco-avorio e con venature verdi evidenti. E’ gradevolmente profumato e gustoso.




I PUNTI VENDITA

BENE VAGIENNA Via V. Emanuele, 8 |0172.654605
Chiuso: Lunedì - Domenica pom.
BORGO S. DALMAZZO Vicolo Airotto, 7 |0171.266705
Chiuso: Domenica - Giovedì pom.
BOVES P.za Borelli, 18 | 0171.380995
Chiuso: Lunedì - Domenica pom.
CARAGLIO P.za M. Libertà, 20/A | 0171.619761
Chiuso: Giovedì - Domenica pom.
CEVA Via Roma, 42 | 0174.701320
Chiuso: Lunedì - Domenica pom.
CUNEO P.za Seminario, 6 | 0171.696621
Chiuso: Giovedì pom. - Domenica
CUNEO C.so V. Emanuele II, 11 | 0171.691004
Chiuso: Giovedì pom. - Domenica
DOGLIANI Via Rovere, 52 | 0173.721308
Chiuso: Lunedì - Domenica pom.
FOSSANO Via Costanzi, 3 | 0172.691292
Chiuso: Domenica - Lunedì matt. Giovedì pom
FOSSANO Via C. Battisti, 21 | 0172.633309
Chiuso: Domenica - Lunedì matt. Giovedì pom.
GARESSIO Via G. Garibaldi, 20 | 0174.803242
Chiuso: Lunedì - Domenica pom.
MONDOVI P.za Ellero, 47 | 0174.42934
Chiuso: Domenica - Lunedì
MONDOVI C.so Europa, 28 | 0174.47171
Chiuso: Domenica - Lunedì
PEVERAGNO Via G. Giorgis, 51 | 0171.339667
Chiuso: Domenica pom. - Martedì
PEVERAGNO SEDE Via Beinette, 4 | 0171.383004
Chiuso: Domenica - Lunedì matt. Giovedì pom.
SAVIGLIANO Via Torino, 92/94 | 0172.726351
Chiuso: Domenica - Lunedì matt. Giovedì pom.


Le regole del sano mangiare: cosa evitare, cosa prediligere

COLAZIONE

Cercare di iniziare la giornata con una buona colazione anche abbondante che, ci consentirà di arrivare fino a pranzo senza troppa fatica e soprattutto la si brucerà molto in fretta con tutti gli impegni della giornata. Quindi a colazione non limitatevi al solito caffè, ma aggiungiamo pure latticini, pane, fette biscottate e soprattutto inseriamo alcuni cosiddetti “peccati di gola” quali fettine di torta o biscotti golosi, tanto le calorie ingerite verranno bruciate. Quando avete voglia di “peccare”fatelo a colazione così perderete le calorie accumulate!

Metodi di cottura
I metodi di cottura degli alimenti sono importantissimi per una vita sana. Le cotture migliori sono al vapore, alla griglia ed al forno ( con queste oltre a non utilizzare troppi grassi il cibo non viene cotto troppo e mantiene le proprietà nutritive). Vietate le fritture ed anche i soffritti che possono essere benissimo sostituiti con l’uso dell’acqua o del brodo vegetale. In questo modo risparmieremo davvero molte calorie.

GRASSI

I grassi cioè, olio di oliva o di semi, lardo,burro ecc., come sapete non devono essere consumati in eccesso. Consiglio di non usare i grassi insaturi come il lardo o il burro ma di preferire SEMPRE l’olio di oliva senza esagerare. Inoltre stiamo molto attenti alle quantità di olio d’oliva che utilizziamo, infatti fa molto bene ma contiene molte calorie. Limitiamoci perciò a 1 o al massimo 2cucchiai al giorno. Per cercare di dare alle pietanze più gusto senza utilizzare i grassi possiamo aggiungere spezie ed aromi come pepe, peperoncino,prezzemolo, salvia, rosmarino, origano, limone, erba cipollina, aglio ecc, basta solo avere un po’ di fantasia.

Non solo sacrifici!
Se durante la settimana vi siete tenuti nel mangiare cibi troppo golosi e grassi,consiglio nel fine settimana di mangiare ciò che avete voglia naturalmente senza esagerare. Per esempio se avete voglia di pizza, gelato torta o qualsiasi cosa stuzzichi il vostro appetito mangiate la. Se non ci concediamo una pausa dalla nostra dieta la voglia di “peccare” e mangiare ciò che non ci è concesso rischieremo di far crollare tutto il lavoro fatto. Concedendoci invece 1 o 2 giorni di “tregua” le nostre voglie saranno soddisfatte e dal lunedì sapremo di avere 5giorni di dieta da seguire senza sgarrare. Durante il fine settimana, cercate visto che avete tempo libero di muovervi, facendo una passeggiata o se è brutto tempo, andando a far shopping casi vi sembrerà di non far fatica ed intanto brucerete molte calorie!

SPORT E BENESSERE

Fare sport fa benissimo lo sappiamo. Ma far sport non significa per forza andare in palestra o in piscina, basta fare una camminata abbastanza lunga ogni giorno, fermarvi alla fermata dell’autobus più lontana dal vostro ufficio (così camminerete e scaricherete anche l’ansia dopo il lavoro) usare le scale al posto dell’ascensore ecc..

Ricordate che si spendono sempre calorie facendo qualsiasi lavoro e movimento, anche stirando, passando l’aspirapolvere o pulendo casa. Se siete tipi timidi e non vi va l’idea della palestra potete se ci riuscite acquistare una cyclette o qualche altro attrezzo ginnico che potete fare per non annoiarvi davanti la tv o ascoltando musica! Brucerete molte calorie!

Impianto solare termico "fai da te"

Acqua calda dal sole a costo zero? E‘possibile, semplice e assolutamente economico. In rete sono disponibili molte soluzioni per la realizzazione di un impianto solare termico fai da te. Esaminiamo innanzi tutto in maniera breve cosa si intende per solare termico e come sono realizzati in via di principio i suoi apparati e successivamente forniamole linee guida per auto costruirsi con poca spesa un piccolo impianto di questo tipo. 

L’impianto solaretermico più semplice è costituito da: un dispositivo che capta l’energia del sole (pannello solare termico) e la cede ad un fluido termo vettore (generalmente acqua). Uno scambiatore di calore che cede il calore del fluido termo vettore all’acqua sanitaria da riscaldare.

Un boiler per l’accumulo dell’acqua calda a cui è collegato l’impianto idrico del nostroappartamento. Il pannello solare termico può essere realizzato in vari modi e nella sua forma più semplice è costituito da una lastra di metallo attraversata da una serpentina in cui scorre il liquido termo vettore. Per massimizzare la captazione il pannello è verniciato in nero opaco.

La superficie captante è sigillata in una struttura che inferiormente è isolata e superiormente reca una lastra di vetro che lascia passare gli infrarossi e li blocca al suo interno (effetto serra).Per la realizzazione di un pannello fa ida te basta quindi una scatola in legno col fondo inferiore in compensato ricoperto di lana di vetro o di roccia per isolarlo. Sulla Lana di vetro si posiziona una lastra metallica (semplicemente una lamiera di qualche centimetro). Sulla lamiera si fissa una serpentina realizzata con tubo di rame flessibile di diametro14x12. 

La serpentina va annegata in una pasta conduttrice spalmata tra essa e la lamiera e fissata con filo di rame flessibile. Gli estremi della serpentina escono da appositi fori dalla scatola di legno e costituiscono l’ingresso e l’uscita dell’acqua che circola nel pannello. Il tutto è dipinto con vernice nera opaca (catramina). La scatola è chiusa con una lastra di cristallo usando silicone resistente a temperature di 120° C.

A tale scopo va benissimo un parabrezza di una vecchia Panda,perché è perfettamentePiano. A questo punto il pannello solare termico è pronto e va installato sul tetto, Per la latitudine del nostro paese l’inclinazione del pannello deve essere compresa tra i 45° ed i 55°. Questa semplice realizzazione che, se si effettuano scelte oculate, consente di ottenere un impianto solare termico di decente efficienza con meno di 100 € è desunta da un libercolo pubblicizzato in rete col nome di Big Panda.
 
Va detto che da qualche anno sono stati istituiti numerosi corsi tenuti da varie Associazioni che con una modesta cifra (dell’ordine degli 80 € insegnano ogni cosa sul solare termico e forniscono pure tutte le nozioni teoriche e pratiche per l’autocostruzione di un impianto solare collettore compreso. Approfondimenti digitando su qualsiasi motore di ricerca le parole: “Solare termico fai da te".

La birra in casa: Istruzioni per la preparazione

La produzione della Birra casalinga in Italia è ancora poco diffusa, ma forse non tutti sanno che esistono metodi e strumenti che possono aiutarci in questa pratica a birra che otteniamo è naturale senza aggiunta di coloranti o conservanti artificiali e pertanto perfettamente genuina. 

Inoltre dà molta soddisfazione poter servire una birra che abbiamo prodotto noi stessi e parenti e gli amici ne rimarranno piacevolmente sorpresi. L’ingrediente principale della birra è l’orzo distico, che per poter essere utilizzato nella fermentazione deve prima trasformarsi in malto. 

L’orzo viene lasciato macerare in acqua per alcuni giorni fino alla germinazione: in questa fase si formano gli enzimi capaci di trasformare gli amidi in maltosio. Successivamente, si procede  all’essicazione e alla tostatura che saranno effettuate a temperature diverse per ottenere le varie qualità di birra. Per la “LAGER“ si utilizza un’essiccazione delicata, mentre per le “ALE - BITTER - MILD“ si essicca il malto con una leggera tostatura. Si utilizzano lieviti Saccharomyces Cervisiae, a fermentazione alta, che lavorano felicemente fra i 16°C e i 22°C, per produrre le birre inglesi(ALE - BITTERS - TOUT); mentre i lieviti  Saccharomyces Carlsbergensis, a bassa fermentazione, lavorano fra i 5°C e 10°C, e vengono usati per produrre le LAGER.


ISTRUZIONI
La birra,come il vino,si può anche produrla da soli. Per avere un’idea delle proporzioni delle materie prime, si pensi che per produrre Artigianalmente 23 litri di buona birra avremmo bisogno di:

5 kg di malto di orzo
30 litri di acqua (che dopo la bollitura scenderanno a 23)
70 /90 grammi di luppolo. 

La birra si ottiene macinando l’orzo,cuocendolo a circa 68 gradi x 1 ora,filtrando il composto così ottenuto (mosto) e facendo infine bollire il mosto ottenuto con il luppolo per circa 1 ora. 

Al termine del procedimento, dopo che il mosto sarà raffreddato, si aggiunge il lievito e si fa fermentare per circa 1 settimana, poi si procede all’imbottigliamento, e dopo circa 1 mese potremo finalmente bere la nostra birra, il procedimento descritto prende il nome All Grain. 

Esiste anche un sistema molto più semplice per fare la birra in casa, i kit per birra a partire dagli estratti di malto già luppolati. Funzionano un po’ come il purè di patate liofilizzato (anche se il nostro prodotto è in sciroppo) e praticamente ci risparmiano tutta la parte più faticosa della macinatura e della cottura e filtratura dell’orzo. 

Con i malti pronti infatti basta aggiungere acqua calda al composto, zucchero - se richiesto dal tipo di malto - e far bollire persoli 5 minuti. Al termine del procedimento,una volta raffreddato il composto, si aggiungeranno i lieviti e dopo la fermentazione, l’imbottigliamento e i classici 30giorni di maturazione in bottiglia,potremo bere la nostra ottima birra fatta in casa. 

Tutta l’attrezzatura o se vogliamo il nostro kit birra occupa pochissimo spazio e il procedimento può essere effettuato in cucina con le pentole in nostro possesso.

Di seguito alcuni link in rete nei quali si può approfondire l’argomento:
www.mondobirra.org/download/birra_in_casa.pdf
www.birraalmond.com/birra-in-casa.php
www.birraiolo.it/homebrewing.php

La Posta del cuore...

Cara Erika,
ho invitato a cena un ragazzo e vorrei tanto che non se ne andasse subito dopo mangiato, capito cosa intendo? Insomma, vorrei preparare una di quelle cenette “afrodisiache”, ma non posso portare a tavola le classiche “ostriche e champagne”, sarebbe troppo scontato e capirebbe subito dove voglio andare a parare, non credi? Tu cosa mi consigli?
Grazie.

Giorgia



Cara Giorgia,
assolutamente niente ostriche e champagne: spenderesti un patrimonio e pensa se non sortissero neanche l’effetto desiderato! Sicuramente qualcosa di leggero che non  appesantisca: e se poi si addormenta? No alle verdure: potreste ritrovarvi con antiestetici pezzettini scuri tra i denti e la libido crollerebbe di colpo. Vietati anche aglio e cipolla: l’alito acidulo produce esattamente lo stesso effetto. Io andrei sul pollo: mangiatelo con le mani (come del resto impone il galateo), poi pulisciti le dita succhiandole sensualmente e offrigli di … partecipare! Per dessert un sorbetto al limone che rinfresca labbra e bocca, sperando che le userete! Un po’ di vino non guasta, purchè di media gradazione: troppo leggero non garantisce la disinibizione, troppo forte rischia di intorpidire. Ma soprattutto fatti carina: il vero “bocconcino” sei tu, non dimenticarlo! In bocca al lupo e fammi sapere.
 
Tua Erika

Per contattare Erika potete mandare un e-mail a: report.rivista@gmail.com oppure scrivere a: LA POSTA DEL CUORE Via Bisalta, 162 – 12100 Cuneo

Tutto passa

TUTTO PASSA
Nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori.
(Racconto di Flavia Riperti)

Ti vestivi, lento, tra il buio della stanza e la luce che entrava dalle fessure della tapparella. Io stavo a letto, con la coperta fino al naso e ti guardavo. Quanti difetti avevi. “Da lunedì inizio la dieta” e poi non la iniziavi mai. Il tuo naso era come quello della mia insegnante delle medie, quella che odiavo.

La punta era piegata verso il basso. “Sono caduto, per quello è così”. Già, come se a me importasse qualcosa del tuo naso storto. Come se a me importasse il modo buffo con il quale ti tiravi su i pantaloni o il tuo essere sempre arrogante e incoerente. Come se a me importasse il fatto che io non ero la prima e non sarei stata l’ultima. Sai a me cosa me ne poteva fregare? Stavo li, con la coperta fino al naso e pensavo. 

Ti guardavo e pensavo. Pensavo che eri meraviglioso, che non desideravo altro dalla vita. Pensavo al nostro primo bacio. Pensavo alla neve, quando ero rimasta da te fino alle 4 di notte nonostante il giorno dopo avessi scuola. Pensavo alle ore passate a discutere per poi fare la pace. Pensavo a quando, un pomeriggio, ci siamo addormentati insieme e io mi sono svegliata prima di te. 

Dormivi,ti ho accarezzato i capelli, il viso, gli occhi, le labbra.“Ehi, che c’è?” - “Niente”. Pensavo a quel momento,invece. Perchè non c’era niente che mi facesse stare bene come te, semplicemente te. Ma quanto era bello guardarti negli occhi? Quanto era bello stare abbracciati e fissarci? Quante cose si vedono negli occhi...che belli che erano i tuoi. 

Quanto tempo passato ad ammirarli, a baciarli.“Perchè mi guardi?” - “Ti guardo gli occhi” - “Gli occhi?” - “Si, si capisce dai tuoi occhi quanto sei innamorata”.E lo ero, lo ero eccome. Ero innamorata ed era la mia prima vera volta. Ero convinta potesse durare per sempre, ero con vinta di poter guardare quegli occhi anche fra 30 anni e ritrovarli sempre uguali.“Dai amore, vestiti” e mi vestivo, mettevo il cappotto,la sciarpa, sistemavo i capelli ed ero pronta. Poi, ai piedi del letto, mi abbracciavi e mi facevi il solito sorrisino. 

In macchina, ad ogni semaforo rosso, ti giravi e mi guardavi... io facevo finta di niente ma con la coda dell’occhio ti vedevo. Poi te mettevi una delle nostre canzoni,allora mi voltavo e ti sorridevo. Scattava il verde e via, per la Milano-Meda...giorno, notte, mattino,sera. 

Quanta strada, quanti chilometri, quante canzoni,quanto Amore. Quante parole dette senza pensarci su, dette perchè in quel momento ci si sentiva euforici. Quante parole che,nonostante tutto, rimarranno e che ti ricorderai anche quando avrai una casa tutta tua ed un marito che torna la sera dal lavoro. Ma lo sentivi il mio cuore quando mi abbracciavi? Io lo sentivo. Penso che quello sia il rumore della felicità. Ero felice. Ora non lo sento più, quel rumore. Neanche la notte quando c’è silenzio assoluto. Tutto passa. Solo l’Amore dona l’illusione che l’eterno esista. 

Fine